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Tra le novità del Decreto Coesione c’è anche la nuova Resto al Sud 2.0, l’agevolazione che favorisce la costituzione di nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno. Requisiti e istruzioni per ottenere gli incentivi sono chiaramente delineati ed è quasi tutto pronto per la partenza della nuova agevolazione, che mira a favorire la costituzione di nuove attività autonome e imprenditoriali nelle regioni del Sud Italia.
Con Resto al Sud 2.0 i giovani under 35 in possesso di specifici requisiti possono ottenere dei voucher fino a 50.000 euro e contributi a fondo perduto che coprono fino al 75 per cento delle spese per favorire l’autoimprenditorialità.
Vediamo tutti i dettagli.
In arrivo la versione 2.0 di Resto al Sud, l’agevolazione che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno.
A prevedere la novità è il Decreto Coesione, il DL n. 60/2024, che ha introdotto una serie di agevolazioni volte a favorire l’occupazione di giovani, donne e a sostegno dell’autoimprenditoria.
L’obiettivo della misura Resto al Sud 2.0 è quello di promuovere la costituzione di nuove attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, sia in forma individuale sia collettiva, tramite voucher e contributi a fondo perduto.
Come si legge al comma 2 dell’articolo 18 del decreto Coesione, le attività possono essere avviate:
A poter beneficiare delle agevolazioni sono i giovani con meno di 35 anni d’età e che risultano in possesso di uno dei seguenti requisiti:
Per l’attuazione delle novità il decreto Coesione ha previsto lo stanziamento di 49,5 milioni di euro per il 2024 e di 445,5 milioni di euro il 2025.
I finanziamenti possono essere concessi per le seguenti iniziative:
Per quanto riguarda l’ultimo punto, gli incentivi sono fruibili, nel rispetto del regolamento UE sugli aiuti de minimis, in via alternativa e consistono nel riconoscimento di voucher e contributi a fondo perduto.
Nello specifico, i beneficiari di Resto al Sud 2.0, per l’avvio delle attività con sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016, possono ottenere:
Un apposito decreto interministeriale, che dovrà essere emanato entro il 6 giugno individuerà i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative previste.
I beneficiari di Resto al Sud 2.0 che risultano iscritti al programma GOL e percepiscono la NASpI, possono cumulare i trattamenti di cui beneficiano solo se presentano la richiesta per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione in unica soluzione (NASpI anticipata), così che i fondi possano essere utilizzati come capitale d’avvio per l’attuazione delle iniziative finanziate.
Inoltre, si legge nel testo, l’indennità prevista per i beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro (SFL) è compatibile con l’agevolazione ai sensi dell’articolo 12 del decreto lavoro 2023.
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